Si ferma in semifinale l'avventura di Arona Basket alla final four di Coppa Italia. Valsesia Basket riesce a superare gli aronesi 65-74 e conquisterà poi il trofeo vincendo la finale con Reba Basket. Arona inizia la partita con la giusta intensità, correndo bene e difendendo concentrata per conquistare subito il vantaggio in doppia cifra. Verso la fine del primo tempo però Borgosesia alza l'intensità della partita e il ritmo più lento permette agli avversari di chiudere in vantaggio. Nel terzo quarto la difesa aggressiva di Borgosesia e la loro esperienza continuano a tenere banco, con Arona che si lascia innervosire e perde ritmo. La truppa di coach Petricca riesce comunque a rientrare e sorpassare, ma nel punto a punto finale, complici anche i problemi di falli, è Valsesia Basket a strappare la vittoria e il biglietto della finale.
"La squadra aveva approcciato bene la partita e finché ci siamo riusciti la partita non aveva creato grosse difficoltà; poi sono stati bravi loro a cambiare l'inerzia con un'aggressività maggiore da cui ci siamo lasciati innervosire e che ha portato la loro vittoria con merito. Siamo dispiaciuti, e sono convinto sarebbe stato giusto per i ragazzi e per il lavoro svolto portare a casa questa vittoria. Abbiamo giocato la nostra pallacanestro e abbiamo sofferto quelle situazioni d'esperienza, dove la furbizia conta di più, che a volte contano e su cui ancora facciamo fatica. Ci siamo inoltre ancora fatti condizionare dall'arbitraggio, mentre dovremmo essere più lucidi, senza farci condizionare. Voglio ringraziare il pubblico, che ci ha sempre stimolato a dare il massimo; la società, che anche nei momenti difficili ha sempre dato il meglio per farci giocare senza pressione; e naturalmente i ragazzi che hanno combattuto i propri limiti, attraverso alti e bassi, ma che credo siano migliorati e soprattutto abbiano dato tutto anche nelle situazioni peggiori. Sono contento di aver allenato questo grupp, di aver avuto questi tifosi e di aver potuto lavorare con questi ragazzi giovani che sono diventati parte integrante della prima squadra. Tutti avremmo voluto qualche vittoria in più, ma in un anno dove si doveva cominciare a crescere e impostare il lavoro bisogna solo guardare indietro, capire cosa non è andato e migliorare per fare uno step in più ogni volta."