Ci sono giorni che non vorresti arrivassero mai e sabatoscorso è stato uno di quelli, perchè la notizia della morte di Alberto Bucci,pur non del tutto inaspettata, per me personalmente e per tutte le persone diArona Basket che hanno avuto il privilegio di averlo conosciuto è stata unavera e propria coltellata.
E' consuetudine usare parole dolci quando un uomo se ne va,ma mai come questa volta è giusto sottolineare di aver incontrato davvero unpersonaggio unico e straordinario, un uomo che, nonostante l'handicap, èriuscito nel suo mondo del Basket ad essere personaggio di primo piano entrandonella Hall of Fame italiana, ma di Alberto non colpiva certo il curriculum sportivoma lo spessore umano, la grandissima voglia di vivere nonostante la faticafisica la grande capacità di comunicare con la gente a volte anche dicendo coseche, a un primo ascolto, potevano anche sembrare antipatiche, ma che poi tirestavano nel cuore. Indimenticabile per me la standing ovation avuta al CampValsesia dopo aver “criticato” il modo di oggi di essere genitori, eppurequegli stessi genitori alla fine si sono alzati in piedi e hanno applaudito alungo perchè Alberto non aveva timore di dire quello che pensava che quasisempre corrispondeva al vero, e il vero tocca il cuore della gente.
Ieri ho rivisto un suo filmato alla trasmissione di Sky“Calciomercato” dove il conduttore gli chiedeva della lotta contro quel bruttomale che lo aveva attaccato da tempo, e la sua risposta ha semplicementespiazzato, per l'ennesima volta, tutti perchè lui si è detto fortunato perchèquel tumore gli aveva dato la possibilità di godere con più profondità diquello che la vita gli offriva tutti i giorni capendo che non poteva essere persempre, ma il bello è che quando avevi la fortuna di incontrarlo capivi che nonerano solo parole ma che era davvero il suo modo di vivere e non potevi nonfarti trascinare anche tu in momenti dove, accanto ai suoi sempre godibili ricordi,alla fine ti sentivi arricchito umanamente.
Alberto è stato davvero unico nel trasformare episodisportivi e di vita, che a tutti possono apparire dolorosi o sfortunati, inopportunità per ripartire ed ottenere risultati migliori.
Grazie davvero di tutto Alberto e arrivederci, il tuo librocon quella dolce dedica per tutta la mia famiglia, segno anche questo della tuagrande attenzione verso le persone, resterà in primo piano nella mia libreria eprometto che qualche volta tornerò ad aprirlo perchè sono sicuro che comunquesarà un aiuto.
Dario
Arona Basket